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Visita Amministrazione allo stabilimento Profilplast Snc

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Dalla lavorazione delle materie plastiche per estrusione, alla creazione di stampi,

fino alle nuove frontiere dei macchinari per la produzione di sacche per il biomedicale. La Profilplast Snc è un’azienda che chiude al suo interno, di fatto, un’intera filiera. Merito dell’intuizione dei suoi soci fondatori, dei quali Cesare Ramadani è ancora al timone, e di una innegabile capacità di stare al passo con i tempi. La visita dell’Amministrazione comunale è servita per toccare con mano questa importante realtà, nel momento in cui diventa necessario programmare le misure di sostegno comunali alla formazione professionale necessaria alle aziende. Il sindaco Fabio Bergamini, accompagnato dal vicesindaco Simone Saletti e dal referente di zona della Cna, Filippo Botti, ha incontrato i titolari, parlato con chi si occupa della produzione e illustrato le misure per sostenere la creazione di quei profili professionali che mancano sul mercato. L’azienda, racconta Cesarie Ramadani, «è nata come realtà artigianale nel 1977 per la lavorazioni di materie plastiche per estrusione, costruzione di stampi, di elementi di sostegno e fissaggio per le serre. La filosofia della nostra società – continua – ha portato Profilplast a coniugare i valori dell’azienda artigianale con l’efficienza e la progettualità, allo scopo di ottenere prodotti di qualità e la soddisfazione del cliente». Attualmente, il gruppo a gestione familiare (con il fondatore della società partito 42 anni fa con un altro socio, è presente il figlio Luca Ramadani) opera con 11 dipendenti, alternati su tre turni. «L’esempio di Profilplast – sottolineano il sindaco Bergamini e il vicesindaco Saletti – è quello di una realtà partita da alcune funzioni specifiche e che ora arriva a chiudere l’intera filiera produttiva, arrivando anche alla manutenzione dei macchinari e l’imballaggio. Occorre continuare a formare le competenze necessarie a elevare la qualità del nostro tessuto produttivo ed opereremo in tal senso per finanziare gli strumenti necessari in tal senso». Secondo il referente locale di Cna, Filippo Botti, «la diversificazione dei processi produttivi è una strada che può risultare vincente, creando sviluppo ed innovazione per il territorio: si veda, ad esempio, la produzione di macchine per il biomedicale che vengono assemblate in loco. L’obiettivo, di concerto con il Comune, è quello di fare “rete” e mettere a sistema un modo di fare collaborare tra loro le imprese. Solo attraverso una rete tra gli attori presenti sul territorio possiamo riuscire ad intercettare finanziamenti europei».

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