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DUOMO, A PRIMAVERA INAUGURAZIONE

Mancano pochi mesi all’inaugurazione del duomo di Bondeno, che tornerà a splendere dopo le ferite del sisma e che, grazie ai restauri, porterà alla luce nuovi
tesori. I lavori fervono e la riapertura al pubblico è prevista a primavera.

Le novità sono emerse ieri, quando il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore Simone Saletti hanno portato gli auguri di buon Natale e di buon lavoro a monsignor Marcello Vincenzi e alla
squadra di giovani restauratrici all’opera nell’antico tempio bondenese, guidate da Roberta Baruffaldi. Il duomo, ancora inaccessibile al pubblico, si presenta all’interno come un
immenso reticolato di impalcature, sulle quali lavorano le professioniste che stanno curando le lesioni causate dal terremoto e il ripristino degli affreschi. Un team giovanissimo (30 anni circa
l’età media), ecco i nomi: Daniela Baraldi, Ilaria Cavallari, Annalisa Guidorzi, Manuela Lombardo, Michela Merchiori, Anna Poltronieri.

L’intervento - finanziato con donazioni private - è partito a febbraio 2015 con indagini stratigrafiche in prossimità delle macro e micro lesioni - spiega Baruffaldi - che hanno
consentito di mettere in luce, sull’altare maggiore, dipinti di metà 1400, 1700 e 1800. Il Comune si è impegnato a contribuire al nuovo impianto di illuminazione interno, studiato
per far risaltare il restauro, e al recupero dello storico lampadario in vetro di Murano della chiesa, che sarà ricollocato in Sala2000.
“La fine lavori è prevista a marzo”, annuncia Baruffaldi. Le restauratrici stanno provvedendo anche al ripristino delle decorazioni esistenti lungo la navata centrale. In diversi
punti della chiesa le antiche decorazioni a sfondo interamente verdastro lasceranno spazio ai colori e ai motivi originari. “Congratulazioni alla grande squadra di giovani restauratrici che
stanno lavorando con passione certosina al nostro Duomo - dice il sindaco Bergamini -. Sette-otto ore ogni giorno intente a ripulire, cesellare, ridare luce e curare le ferite del terremoto. Non vediamo l'ora di poter vedere la nostra chiesa (antichissima, le prime tracce risalgono all'VIII secolo) riconsegnata al suo antico splendore. Manca poco: a primavera è annunciato il completamento del restauro. Grazie a Monsignor Marcello, che ha dato forza, coraggio e motivazione a tutti noi”.

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