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Vista dell'Amministrazione ai laboratori di Erian Confezioni

gruppo erian confezioni bn

Il verbo è quello dell’artigiano, con pazienti sarte che lavorano a macchina, puntano spilli

sui capi di abbigliamento e rifiniscono prodotti di “alta fascia”. Perché l’azienda “Erian Confezioni” si è specializzata da anni nel vestire l’uomo e la donna di classe, con prodotti che vengono commissionati da grandi firme della moda. E’ a Scortichino che nasce tutto, all’interno della sartoria guidata da Erica ed Andrea Previati. L’azienda ha ricevuto nei giorni scorsi la visita del sindaco Fabio Bergamini e del vicesindaco Simone Saletti, accompagnati dal referente locale di Cna, Filippo Botti. «Il settore della moda – dicono Bergamini e Saletti – è sempre più spesso caratterizzato da forme di concorrenza sleale da parte dei paesi dell’Est. In ogni caso, l’esempio di Erian Confezioni dimostra che, puntando sull’eccellenza, la sfida può essere vinta. Dobbiamo cercare di lavorare per favorire la formazione delle maestranze, che servono alle realtà produttive del nostro territorio». Nel caso di “Erian”, radicata sin dall’83 a Scortichino, «si tratta di una realtà nata per iniziativa di nostra madre, Cristina Berveglieri, e di papà Renzo Previati, che iniziò proprio a Scortichino come sarto». Dopo varie esperienze come apprendista di “bottega” e alle dipendenze di un’importante realtà modenese, arrivò la scelta da parte di Renzo Previati di intraprendere un’iniziativa in proprio. Nacque così la realtà scortichinese: «Iniziammo con capospalla e moda per bambino, ma ci siamo adattati alle richieste del mercato – dicono i titolari dell’impresa –. Oggi, ci occupiamo di moda uomo e donna. Continuiamo a realizzare giacche, cappotti, trench, tutto per alta fascia». All’interno di Erian Confezioni lavorano attualmente circa 20 persone, dalle macchine da cucine alla stireria, in un contesto che può fregiarsi del riconoscimento di “Artigianato artistico”. «Nella nostra realtà – dicono Erica ed Andrea Previati – partiamo dalle stoffe ed arriviamo al taglio, confezionamento, fino all’imbustatura dei prodotti finiti, che possono arrivare nei punti vendita». Le difficoltà del settore sono evidenti: dalla concorrenza spietata di imprese della Cina e del nord Europa, fino agli strettissimi tempi di consegna ai clienti, che sono le grandi case di moda. «Dobbiamo attenerci a codici etici rigidissimi – dicono gli imprenditori –. Persino un ago spezzato deve essere riconsegnato, pezzo per pezzo, per evitare che i frammenti possano inficiare la qualità del prodotto». «Il laboratorio di Scortichino – dice Filippo Botti (Cna) – è una delle poche realtà in regione a poter vantare il riconoscimento di “Artigianato artistico” e merita di poter essere valorizzato, in considerazione della valenza che assume un mestiere come quello della sartoria. Il quale, per motivi di delocalizzazione e quant’altro, rischia di scomparire per effetto della concorrenza di altri paesi».
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