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Misure mobilità Casa-Lavoro

francesca piacentini fabio bergamini 01 07 19

Se le misure di inclusione devono essere in grado di garantire il lavoro

ai soggetti diversamente abili, bisogna puntare con decisione verso le forme di sostegno nei confronti della mobilità casa-lavoro. Un tema che è destinato a diventare sempre più centrale, da qui al futuro. Il Comune di Bondeno, anche per questo motivo, ha approvato una nuova misura a sostegno di garantisce tale mobilità. Il progetto era partito sotto la gestione dell’ex assessore Cristina Coletti, ed è seguito ora dalla nuova titolare della delega alle Politiche sociali, Francesca Piacentini: «L’opportunità arriva da una forma di agevolazione derivante dal Fondo regionale sulle disabilità che, stavolta, non va in aiuto solamente di chi si è spostato con mezzi pubblici, offrendo forme di sostegno per abbattere il costo di abbonamenti ai treni o agli autobus, ma anche in direzione del rimborso di chi ha sostenuto spese con mezzi propri», spiega Francesca Piacentini. Facendo capire che in questa direzione si trova una delle principali novità introdotte. Il Comune di Cento è capofila per il Distretto sociosanitario Ovest del progetto, ma sarà cura dei singoli comuni occuparsi della raccolta delle domande di contributo. I beneficiari delle agevolazioni sono le persone con disabilità inserite in percorsi lavorativi, ma anche il coniuge, i parenti o affini fino al terzo grado di parentela. I quali, pur non essendo necessariamente conviventi, siano di supporto della persona disabile negli spostamenti casa-lavoro, anche se questo supporto si concretizza con l’uso di un’auto privata. Naturalmente, vengono incluse nella casistica anche le associazioni di volontariato del Terzo settore che si occupino di un servizio di questo tipo. L’ammontare del contributo che la Regione ha destinato al Distretto Ovest è pari a poco meno di 18mila euro (circa 17mila e 969 euro). Dopo che le domande saranno raccolte dai singoli municipi, sarà cura del Comune capofila, ovvero Cento, provvedere a stilare una graduatoria. Le richieste saranno soddisfatte nei limiti delle risorse previste a Bilancio, «con la possibilità – conclude Piacentini – di distribuire in modo proporzionale il contributo, in modo da soddisfare in modo trasversale il maggior numero di richieste raccolte, per le varie categorie previste dal provvedimento».

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