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Tradizione del dialetto a scuola: concluso il percorso

LibriAntesto

Una comunità fonda le sue radici soprattutto sulle sue tradizioni.

Comprese quelle dialettali. Allo scopo di continuare a diffondere la tradizione del dialetto ferrarese, si è concluso nei giorni scorsi un progetto che ha coinvolto circa 150 bambini di Bondeno e Scortichino. Ansiosi di conoscere da vicino questa parlata tipica, che sentono spesso attraverso i nonni. In questo modo, antiche filastrocche, piccole rievocazioni sono diventate “materia” di studio, in un percorso che ha permesso di riscoprire con un pizzico di nostalgia anche le indimenticabili canzoni di Alfio Finetti e persino rivisitazioni dialettali del cantautore Roberto Vecchioni. Un progetto scolastico che, per l’importanza che la conservazione del dialetto conserva oggigiorno, ha permesso di ottenere anche un contributo economico. «Ritengo doveroso e importante per la nostra comunità continuare a rinverdire le tradizioni: dalle antiche ricette ai costumi, dalla cultura alle parlate dialettali – sottolinea l’assessore alla scuola, Francesca Aria Poltronieri –. Le nostre scuole si sono dimostrate ancora una volta sensibili a tutto questo. A tutti i bambini e docenti, che ringrazio per il loro impegno – continua – è stato donato un righello con una frase scelta da Dugles Boccafogli: uno dei massimi esperti della parlata locale». La frase in questione è “scrivar e lezar al frares l’è vler ben al to paes”, la quale sarà anche il titolo del progetto per l’anno prossimo. «Ringrazio – conclude il suo pensiero Poltronieri – le referenti del progetto Loredana Martinozzi e Milena Sofritti per la partecipazione elevata e calorosa dei bambini, come sempre bravi e divertenti nelle loro libere interpretazioni, che hanno espresso a pieni voti nelle due feste scolastiche promosse dall’amministrazione, il 5 Giugno in piazza per gli studenti di Bondeno e il 6 Giugno a Scortichino nel cortile della scuola primaria. Due eventi che hanno confermato l’alto livello di preparazione dei nostri studenti, il mio plauso va a loro e a tutti i docenti». Le classi coinvolte nel progetto sono state: la quarta a di Scortichino, la terza E, le quarte D, E, e le quinte D, E. Ma l’obiettivo resta naturalmente quello di fare crescere ancora l’interesse per il dialetto ed il vernacolo anche in futuro.
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