Il cerimoniale che Bondeno ha voluto dedicare al centenario della “Vittoria” nella Prima Guerra Mondiale intende riscoprire una guerra “quasi dimenticata”. A causa, secondo il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini, «delle atrocità della Seconda Guerra Mondiale. Per ricordare il valore dell’appuntamento del 4 novembre, centenario della “Vittoria” e della fine della Prima Guerra Mondiale». La giornata delle Forze Armate, che arriva nel centenario della “Vittoria” nella Grande Guerra è iniziata a Bondeno in mattinata, con il raduno di tutti i partecipanti alla S. Messa celebrata in duomo. L’articolato cerimoniale è proseguito con la deposizione delle corone ai caduti, in particolare al monumento de La Madre, divenuto il simbolo della fine della Prima Guerra Mondiale. Nel pomeriggio, il concerto della “Vittoria” della Filarmonica “G. Verdi” di Scortichino, che aveva accompagnato il corteo nella mattinata, e la presentazione del libro di Bracciano Lodi ed Edmo Mori, : “1918-2018. Cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale: Bondeno ricorda i primi vent’anni del ‘900” . «Non abbiamo voluto limitarci a ricordare la fine del conflitto, ma anche la vittoria della stessa da parte dell’Italia. In quanto – ha spiegato il sindaco Bergamini – abbiamo sconfitto un impero secolare come quello Austro-Ungarico (ultima proiezione del Sacro Romano Impero), che soltanto Napoleone era riuscito a piegare. Inoltre, vanno ricordati i caduti, coloro che patirono immani sofferenze», arrivando come esuli dal Friuli, dal Veneto anche in Emilia-Romagna».