Un portale per mettere in rete i piccoli produttori di vini locali, fare conoscere tradizioni e territori, ed avviare alla scoperta del gusto i potenziali clienti. E’ partita così l’avventura della nuova start-up “http://www.winemeetinger.com/”. E mai come in questo caso il nome di una nuova attività dice tutto, raccogliendo il senso delle relazioni, di un territorio emiliano-romagnolo ricco di qualità, ma utilizzando anche tutte le potenzialità della rete. «Quando ci siamo imbattuti nel bando del Comune sulle nuove start-up abbiamo interpretato quel messaggio come un segno – rivela Erika Preti, che assieme al marito Stefano Chiodi ha dato vita al progetto –. Non è soltanto un percorso di e-commerce, ma una ricerca che vuole fare capire al consumatore l’attività del vitigno, enfatizzando la qualità dei piccoli produttori locali». In quanto, «l’asticella della qualità si è alzata moltissimo, anche per merito dell’attività degli enologi – precisa Chiodi –. Da tempo sperimentiamo come sommelier anche le più adeguate combinazioni tra vini e cibi, per consigliare ed indicare al cliente il vino più adatto per una certa occasione». Il sito web dove l’attività si svolge è una finestra aperta sulla tradizione emiliano-romagnola, prima ancora che un sito di commercio, ed è stato presentato sabato sera all’agriturismo La Florida, alla presenza della presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Emilia, Annalisa Barison. «Il quale – tiene a precisare Erika Preti – sarà volutamente anche in tedesco, oltreché in italiano e inglese, perché c’è un mercato del nord Europa che vuole conoscere la nostra enogastronomia». «Come amministrazione – aggiunge il sindaco Fabio Bergamini – riteniamo fondamentale promuovere e sostenere le attività dei giovani e la voglia di investire in un progetto. Temi dai quali altre istituzioni si sono ritirate negli ultimi anni. Con MeetingEr, siamo arrivati a sei start-up finanziate dopo il nostro bando e crediamo che il bilancio sia positivo». La rete, insomma, sarà il veicolo per fare circolare tipicità come il Pignoletto o particolari Cabernet, ed il tutto con un packaging a bassissimo impatto ambientale, ed esperienze guidate alla scoperta delle cantine o altre iniziative in cui l’emozione e il gusto saranno ingredienti fondamentali.