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Celebrato il 25 aprile

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Il 25 aprile si è caricato ancora una volta di significati importanti: fra attualità, difesa dei valori contenuti nella Carta Costituzionale e celebrazione degli atti e dei protagonisti della Resistenza. Il cerimoniale scandito come di consueto dalla messa in duomo e dal corteo, accompagnato dalla Filarmonica “G. Verdi” di Scortichino e dalle associazioni ex combattenti, si è concluso in piazza Garibaldi. Dove il sindaco Fabio Bergamini, alla presenza di Anna Quarzi e Bracciano Lodi (Anpi), del comandante dei carabinieri, Abramo Longo, e della polizia municipale, Stefano Ansaloni, ha ribadito l’attualità dei valori della Costituzione. Messa alla prova da sollecitazioni importanti, nei tempi del web, del terrorismo globalizzato, e delle spinte che portano verso una cessione progressiva della sovranità nazionale. «Il 25 aprile di 73 anni fa – ha ricordato il sindaco dal palco – si concludeva un conflitto costato milioni di morti, decine di migliaia di famiglie distrutte e la rovina nel nostro paese, ma in questa giornata è doveroso ricordare l’eroismo e il coraggio di molti nostri concittadini che non si sono arresi. A pochi metri dal punto dove ci troviamo – ha detto Bergamini – si consumò l’eroico gesto delle donne del paese, che assaltarono il municipio il 18 febbraio del ‘45, per distruggere i registri di leva, impedendo che  molti congiunti fossero perseguitati, catturati o uccisi. A Burana, rimane indelebile il dolore per il rastrellamento di  molti ragazzi la cui unica colpa, se di questo possiamo parlare, fu quella di essere figli di anti-fascisti». Il tema delle donne protagoniste dell’atto eroico del 18 febbraio, che valse a Bondeno la medaglia di bronzo al valore, viene ripreso anche da Anna Maria Quarzi. «La Liberazione – ha ricordato la professoressa Quarzi – è arrivata grazie al contributo delle forze più svariate, unite contro la dittatura e la dominazione tedesca. Da lì è iniziato un processo che ha portato alla Costituzione della Repubblica, per merito della sintesi di idee e partiti diversi, che hanno trovato il modo di dialogare». L’attualità di tutto questo sono quei valori che resistono e consentono di poter lavorare per «costruire il futuro dei nostri figli». Il cerimoniale del 25 aprile si è, quindi, ripetuto anche a Pilastri.

25_aprile_2018

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