C’è una luce in fondo al tunnel che affligge le tantissime persone affette da morbo di Alzheimer. Una malattia degenerativa che, progressivamente, cancella i ricordi e le abilità cognitive di una vita. Da martedì 13 marzo (ore 10-12), ed a seguire ogni secondo e quarto martedì del mese, i volontari di Ama (Associazione Malattia Alzheimer) saranno presenti nella sede di via dei Mille dell’Avis di Bondeno, per offrire informazioni e supporto a tutte le famiglie che devono fare i conti quotidianamente con questo male. Il quale affligge ormai circa 1200-1500 persone sul territorio provinciale. Si tratta di un punto di ascolto la cui referente è Gemma Papi, del consiglio direttivo di Ama. Un progetto che può contare, oltreché sulla partnership con l’associazione avisina presieduta da Mario Sforza, anche sul patrocinio del Comune e che, fa capire l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti, potrebbe dare il via ad una serie di altre collaborazioni. «Le persone che devono fare i conti con un parente affetto da morbo di Alzheimer – spiega Cristina Coletti – vivono molto spesso isolate dal contesto sociale, rivolgendosi alle istituzioni per un aiuto solo quando hanno ormai esaurito le loro risorse fisiche e psicologiche. Da qualche anno, abbiamo attivato un percorso dal nome il “Café della memoria” a cura dell’associazione onlus Mazzucca, ma pensiamo ci siano margini per allargare le forme di sostegno per le famiglie». Anche perché l’Alzheimer colpisce ormai il 65-70% delle persone affette da demenza (circa 2500) in una provincia che è tra le più vecchie d’Italia. «Offriamo alla famiglia ed in particolare al caregiver (chi si occupa a domicilio del malato) una forma di sostegno, di carattere psicologico, ed anche legale – avverte Paola Rossi (Ama) –. Sappiamo che questa terribile malattia non è curabile, ma è possibile rallentarne l’evoluzione, con un percorso riabilitativo in chiave linguistica, ad esempio, e attraverso la musicoterapia». Fondamentale è la prima diagnosi da parte del Centro disordini cognitivi, perché per le persone cui viene diagnosticata la malattia è possibile attivare una serie di progetti: da “Per non perdersi” alla “Tangoterapia” (un metodo brevettato nel 2012 dall’ospedale San Giuseppe di Milano). «Cercheremo di capire, anche numericamente, quali sono gli accessi a questo punto informativo – conclude Coletti – per poi avviare in seguito un progetto mirato rivolto a pazienti, caregiver e familiari».
Bondeno: notizie in primo piano
Vicini a chi soffre del morbo di Alzheimer
- Dettagli
- Pubblicato: Venerdì, 09 Marzo 2018 12:49
-
Cau attivo a Bondeno
2024-03-28 09:11:43
Il Centro Assistenza Urgenza (CAU) apre anche a Bondeno a partire da martedì 2 aprile 2024. Si...
-
Nuove scadenze iscrizione ai servizi scolastici
2024-03-25 10:41:23
Variano e si spostano in avanti le scadenze per le famiglie per presentare le domande di...
-
14/03 Biblioteca chiusa per lavori
2024-03-13 10:29:11
Resterà chiusa al pubblico nella sola giornata di giovedì 14 marzo la Biblioteca Comunale “L....
-
Rette ridotte Asilo Nido "Margherita"
2024-02-26 09:48:56
La Regione (deliberazione 1706/2023) si è impegnata a sostenere misure per l'infanzia per favorire...
-
27/02 Consiglio Comunale
2024-02-23 12:23:14
Martedì 27 febbraio 2024 alle ore 21.00 presso il Municipio si riunisce in presenza il Consiglio...
-
Conferenze Antiviolenza Alto Ferrarese
2024-02-23 12:16:32
Pubblicate le date della nuova edizione del ciclo di incontri "Il bandolo della matassa. Pensieri e...